A Natale brinda con il Franciacorta!

Al di sotto del Lago d’Iseo, tra il fiume Oglio e la città di Brescia e a nord del Monte Orfano c’è la Franciacorta, un anfiteatro morenico formatosi all’epoca delle glaciazioni.

A livello climatico, pur risentendo di un clima di tipo continentale, trae enormi benefici dalla vicinanza del lago d’Iseo che ha un enorme effetto mitigante delle temperature sia d’estate che d’inverno.


L’origine del nome Franciacorta si ipotizza sia legata alla presenza di monasteri cluniacensi e cistercensi che riuscirono attorno al 1100 ad ottenere l’esenzione dal pagamento del dazio. Erano quindi delle Francae Curtes, cioè delle corti libere dalle tasse. Da Francae Curtes nacque il toponimo “Franzacurta”, apparso per la prima volta già nel 1277. 


La storia spumantistica del Franciacorta inizia nei primi anni ’60 del Novecento, quando il giovane enologo Franco Ziliani, con la produzione della prima annata di “Pinot di Franciacorta”, diede il via alla moderna attività produttiva della zona.
I Franciacorta possono essere prodotti con i seguenti vitigni: Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco e Erbamat, un vitigno autoctono.


Ci sono diverse tipologie di Franciacorta:
• Franciacorta, con un affinamento sui lieviti di almeno 18 mesi.
• Franciacorta Satèn, prodotto solo con uve Chardonnay e Pinot Bianco, con un affinamento sui lieviti di almeno 24 mesi e una minore pressione in bottiglia che dona un perlage più delicato.
• Franciacorta Rosè, con un affinamento sui lieviti di almeno 24 mesi.
• Franciacorta Millesimato, con un affinamento sui lieviti di almeno 30 mesi e almeno l’85% del vino di un’unica annata.
• Franciacorta Riserva, millesimati con un affinamento sui lieviti di almeno 60 mes

Ecco alcune delle proposte di Sartine per brindare al Natale con il Franciacorta DOCG